Con il lockdown si è assistito a un boom di giochi online (uno su tutti, Fortnite) e non per scacciare la noia e la solitudine. Il divertimento però è solo uno degli aspetti positivi, considerato che aiutano l’apprendimento e la creatività. Basti pensare a Minecraft, perfetto per le lezioni di matematica, di geometria e coding.
«Tuttavia, se da una parte l’aspetto sociale di alcuni giochi può aiutare i bambini a sentirsi parte di una comunità, dall’altra parte, senza una giusta guida, può esporli a pericoli» ha scritto Elena Bozzola, Segretario nazionale della Società italiana di Pediatria su Repubblica.
Come genitori ci siamo sicuramente posti qualche domanda su videogiochi e gaming, e abbiamo rappresentazioni ed esperienze specifiche vissute con i nostri figli.
«Non ci starà passando troppo tempo?», «Secondo me è tempo buttato, ma non è meglio fare una passeggiata?», «Ma quali sono i videogiochi adatti alla sua età?», «Non voglio che ci giochi, sono violenti!».

Ne parliamo con Alex De Nittis, psicologo, game designer di P.A.G.E. – Psychology, Application, Gaming, Evolution.
Preparate le domande, noi proveremo a costruire le risposte!
L’incontro è gratuito e aperto ai genitori di Primaria e Secondaria.
Appuntamento il 30 marzo dalle 18.30 alle 19.30.
Per partecipare è necessario iscriversi. Vi aspettiamo!
https://www.eventbrite.it/e/145736783643